Paris

Edith Piaf – La Vie En Rose (1945)

Quando le tue aspettative . . .


Quando le tue aspettative… e qui vi lascio libera immaginazione. No, non ho vissuto Parigi come la nostra cara Emily in Paris (serie TV di Netflix che ha fatto un successone).

Febbraio 2013, io ed i miei compagni di viaggio, nonché ex compagni della scuola di sartoria che ho frequentato dal 2005 al 2008, decidiamo di andare a fare un viaggio in una delle principali città-capitali della moda: PARIGI. Si sente parlare così tanto di questa città definita come il luogo dell’amore, dove si baciano col il naso, tengono la baguette sotto il braccio mentre vanno in bicicletta, hanno il naso a punta, i baffi lunghi e arrotolati alla fine, è così romantica, è così fine, è così … non ho più parole!

Purtroppo io non l’ho vissuta come mi aspettavo e credetemi che ci voglio ritornare solo per vedere se cambierò idea oppure rimarrò di questa opinione. Quando lo dico alle altre persone mi guardano con aria incredula e vorrei poter dire: “Sto scherzando”, ma purtroppo no, perché non mi piace mentire sulle mie esperienze di viaggio.

Moulin Rouge 1891

Quindi, incominciamo col dire che, quella che si occupava sempre delle sistemazioni d’alloggio ero io e, siccome eravamo ancora studenti si andava sempre sul risparmio. Durante la ricerca su booking.com, sono capitata in questo hotel a basso costo nella zona del Moulin Rouge (uno dei più famosi locali di Parigi) quindi a luci rosse, e l’ho prenotato senza pensarci due volte perché ero convinta fosse una zona fighissima.

Premessa: avevo letto la guida turistica come al mio solito ma in maniera molto sbrigativa.

Arrivati in hotel, abbiamo subito notato che le persone che passavano di lì non sembravano molto “facce – amiche”, erano incapucciati e con sguardi rivolti al basso. Durante il check in, la prima cosa che ci viene detta è stata quella di fare attenzione alle borse e se lo dice il receptionist

Somewhere in Paris

Oltretutto, uno dei miei cari amici aveva avuto la brillante idea di vivere il sogno parigino indossando una pelliccia vera per tutta la durata della nostra permanenza e quindi potete capire che io avevo paura che la gente pensasse che fossimo gente piena di soldi e che quindi ci derubassero. Insomma ho avuto un’ansia assurda. Sopratutto quando calava il sole e diventava buio. Le prime sere le abbiamo fatte andando al ristorante sushi sotto l’hotel.

Basilica Sacro Cuore

Sacro cuore , avevamo OVVIAMENTE un itinerario (creato da me). Il primo giorno avevamo in programma di visitare la Basilica del sacro cuore dove, una volta arrivati in cima, ci saremmo trovati al punto più alto della città. Stava andando tutto bene e ci stavamo divertendo quando nel salire quelle scale laterali che vedete nella foto, siamo stati fermati da un gruppo di persone che hanno iniziato a ridere e scherzare con noi, e noi, essendo persone socievoli siamo stati alla conversazione e ci siamo fermati. Andava tutto bene fino a quando, in un modo o nell’altro ci hanno chiesto di allungare il braccio e hanno iniziato a “creare” un braccialetto con dei fili dicendo che portava fortuna ecc… Noi pensavamo fosse un regalo generoso regalo da parte loro e invece….

Ovviamente hanno voluto dei soldi, ma cosa ci aspettavamo? Solo che noi non volevamo darli perché non avevamo chiesto il braccialetto, ma loro avevano sguardi e toni molto seri e abbastanza forti, quindi il momento di conversazione friendly era finito. Ci siamo spaventati abbastanza e abbiamo pagato la bellezza di 5euro a testa. Io avevo messo i soldi nel reggiseno (non chiedetemi perché), ho dovuto chiedere alla mia amica di pagare per me e poi le avrei rsstituito i soldi in un secondo momento.

L’abbiamo poi vissuta come una lezione, non ci eravamo mai trovati davanti ad una situazione del genere. Ci è capitato a Parigi ma poteva capitarci ovunque. La prossima volta, ovunque saremo nel mondo sapremo come comportarci e magari dare meno confidenza.


View from the highest point in Paris – The Basilica of the sacred heart of Paris (La vista dal punto più alto di Parigi – Basilica del sacro cuore di Parigi)

Ma abbiamo vissuto anche belle emozioni …

Cattedrale di Notre Dame

Notre Dame – Il cartone animato de “Il Gobbo di Notre Dame” (1996), era uno dei miei preferiti durante la mia infanzia e vedere quella struttura lì, dal vivo, davanti ai miei occhi è stato molto emozionante. Era nel nostro programma visitare l’interno e sarebbe stato molto bello ma come potete ben vedere la fila era lunghissima e faceva abbastanza freddo dato che era il mese di febbraio, quindi abbiamo rinunciato.

Tour Eiffel (1887)

La Tour Eiffel è stato qualcosa di magico, ricordo ancora quando era giunto il momento di andare a vederla e, lungo la strada che stavamo percorrendo, ad un certo punto abbiamo girato a sinistra e… SURPRISE! Era lì, grande, bella, vera. È stato davvero emozionante, forse la cosa più emozionante di tutta la vacanza. Non era più in cartolina, in fotografia, in un libro o in televisione, era lì davanti a noi. Ovviamente volevamo salire ma la colonna, anche qui, ci ha subito fatto cambiare idea. Avremmo scattato delle foto bellissime.


View from the ferris wheel

Sono stata “obbligata” dai miei compagni di viaggio a salire sulla ruota panoramica che, solitamente mi terrorizza. Ma per fortuna! Con un pò di tremolio, vertigini e ansia sono riuscita a scattare delle foto.

View from the ferris wheel

Concludendo…

Ogni viaggio che fai ti insegna qualcosa e ancora oggi, dopo 7 anni, sono incredula nel dire che Parigi non mi è piaciuta. Mi sono promessa che, ritornerò per confermare o cambiare il mio pensiero attuale e, sicuramente ci andrò in primavera o inizio autunno perché il tempo ha sicuramente contribuito a rendere la vacanza poco piacevole.


Alcuni dei miei scatti in Paris


6 pensieri su “Paris”

  1. Non ci sono ancora stato purtroppo! Anche io come te ho molte aspettative a riguardo (‘Maledetta EMILY 😂) ma non sei l’unica che racconta di Parigi in modo negativo. C’è chi dice che sia sporca, che la gente non è ospitale e che il cibo non sia poi un granché. Sicuramente è una grande città e come tutte le grandi città ha i suoi problemi (borseggi e incontri spiacevoli) però per me rimane un piccolo sogno che devo realizzare. Ti farò sapere… sperando di poter ricominciare a viaggiare al più presto! Un caro saluto Guya 👋🏻

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    1. Caro Stefano, grazie per il tuo commento. Aspetto allora di ricevere un racconto da parte tua. Condivido tutto ciò che hai scritto e ripeto che non tutti viviamo le città allo stesso modo…eh per fortuna, così che abbiamo modo di confrontarci e raccontarci avventure ed esperienze diverse. ☺️

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