Chi di voi non ha mai sentito parlare del Monte Everest? Al confine tra il Nepal e il Tibet (Cina), questa altissima montagna di 8’849 m è conosciuta come la più alta al mondo. Parte del Himalaya (catena montuosa nell’Asia del sud).
Il versante nord fa parte della Cina, mentre il versante sud fa parte del Nepal ed entrambe le popolazioni lo considerano un luogo sacro.
A circa 7’500m di altitudine hanno constatato mancanza di ossigeno per l’essere umano e ha quindi preso il nome di “zona della morte”. Bisogna essere preparati.
La prima scalata è stata compiuta del 1953 da un Neo zelandese e la sua guida sherpa.

In questo articolo però, voglio parlarvi del trekking al Campo Base, situato a 5’000m. Ce ne dovrebbe essere uno nella parte Tibet e uno nella parte Nepal.
Un punto panoramico che si trova durante il cammino verso la cima del Monte Everest e dove i turisti, alpinisti si fermano anche per passare la notte. Puoi dormire in tenda o al monastero di Rongbuk, inoltre potrete inviare cartoline in tutto il mondo dall’ufficio postale più alto del mondo… eh sì … ce ne è uno presente.

Queste bandiere di stoffa colorate servono a benedire il luogo e i dintorni, ma anche per altri motivi.
C’è anche da dire che diverse persone sono morte per via di cadute, vento, valanghe, gelo, mancanza di ossigeno o malattie varie.
Questo trekking richiede almeno 14 giorni. Informatevi bene su tutti i permessi che vi occorrono e se volete un consiglio su quando andare: da marzo a maggio o da ottobre a dicembre sono i periodi migliori. Inoltre, dovete sempre essere accompagnati da una guida sherpa (guida locale). Da ultimo ma non meno importante, da diversi anni il Monte Everest è stato “intasato” di rifiuti, cerchiamo di essere rispettosi se un giorno mai ci andremo.