Sebbene in Giappone ci siano più di 2000 templi e santuari, il Kinkaku-ji viene scelto non perché è il più importante, ne tanto meno perché è il più vecchio, semplicemente per la sua estrema bellezza.
Sole, neve, pioggia non importa, lo sfondo rimane incantevole comunque.
Risale al 1397 e venne poi ristrutturato nel 1955 a causa di un incendio provocato da un monaco. Questo fatto diede ispirazione a Yukio Mishima per il suo libro “Il padiglione d’oro”.
Situato nella parte nord-ovest di Kyoto, il tempio Kinkaku-ji si affaccia su un bellissimo stagno ed’è infatti consigliabile visitarlo in un tardo pomeriggio, quando la struttura riflette sull’acqua.
Il motivo per cui Kinkaku-ji è stato costruito era per richiamare la straordinaria cultura kitayama.

I piani hanno uno stile architettonico diverso tra loro:
Il primo piano è in stile Shinden e al suo interno ci sono la statua del Buddha Shaka e Yoshimitsu che si possono intravvedere solo grazie alle finestre aperte e da un lato dello stagno, perché nel padiglione non si può entrare.
Il secondo piano invece è in stile Bukke ed è esternamente rivestito di foglie d’oro. All’interno ci sono delle statue che non vengono esposte ai visitatori.
Il terzo e ultimo piano è rivestito di foglie d’oro sia internamente che esternamente e il suo stile è Sala Zen Cinese. Notate la fenice dorata posta in cima.