Iceland

Volontariato in Islanda.


E chi l’avrebbe mai detto che prima o poi avrei passato le MIE vacanze ESTIVE in un posto con temperature sotto i 15°C? Ma soprattutto, facendo del volontariato?!

Agosto 2015, avevo terminato da un paio di mesi il primo di tre anni di scuola di Turismo e il mio caro compagno di classe mi aveva proposto questa vacanza “alternativa”.

Si trattava di Work Camp Switzerland, un associazione che offre la possibilità di vivere diversi tipi di volontariato in Svizzera e all’estero. Ovviamente ogni paese ha la propria associazione.

Così, abbiamo scelto il volontariato di “giardinaggio” in Islanda. Islanda? Ma chi l’aveva mai sentita nominare prima?!?! Non è vero…haha! Però ammetto che non mi era ancora passato per la testa di visitare questa piccola nazione nordica. Un’isola situata tra Groenlandia e Gran Bretagna…mah…!!!

Non avevamo idea di cosa ci aspettasse… ma talmente suonava interessante l’idea che si sono aggiunte a quest’avventura altre due nostre amiche.

Sveínsstaðary-Iceland

SI PARTE!!!

Era tutto perfettamente organizzato “dall’agenzia”. Siamo arrivati in Islanda con l’aereo e abbiamo passato la prima notte in un ostello nella capitale: Reykjavík e il giorno dopo siamo stati portati al campo di volontariato che si trovava a Sveínsstaðar. Distava solamente 20 minuti di auto e lì, avremo passato 10 intensi giorni in compagnia di altre persone provenienti da tutto il mondo che avevano scelto la nostra stessa esperienza di vacanza.

Casa condivisa

Era una casa che si presentava molto carina dall’esterno ed era in mezzo al nulla, cioè, in mezzo al verde, uno spettacolo. Natura, pace e tranquillità allo stato puro. Ora che ci penso però, se avessimo avuto bisogno di aiuto e avessimo iniziato ad urlare non ci avrebbe proprio sentito nessuno!

Dormivamo tutti insieme in una grande stanza al piano superiore, per terra, con i sacchi a pelo. A dire il vero non so per quale motivo ma a me era toccato il letto superiore del letto a castello. Che privilegio eh?

Camera condivisa

Ogni giorno, a rotazione, c’era il turno di chi doveva pulire il bagno o cucinare il pranzo e la cena. Ricordo che era estremamente disgustoso pulire il bagno che veniva utilizzato da 10 persone (maschi e femmine). Mentre sedersi a tavola era sempre un piacere perché chi aveva il compito di cucinare, doveva presentare un piatto tipico del proprio paese. Gnammmm!

Il Gruppo

Italia, Spagna, Francia, Hong Kong, Belgio e Svizzera – queste erano le nazioni di provenienza del nostro piccolo gruppo di volontariato.

Le giornate erano suddivise nel modo seguente: ci si svegliava, si faceva colazione e per l’ora stabilita ci si trovava fuori dall’abitazione e si decideva chi faceva che cosa, l’assegnazione die compiti insomma.

Avevamo una capogruppo, una ragazza molto giovane proveniente dall’America Latina che lavorava per questa associazione e aveva il compito di dirigere le attività e il funzionamento del programma di volontariato, fare la spesa ed era la persona di riferimento in caso di bisogno.

Devo dire che i primi due giorni forse abbiamo tutti reso alla grande perché la situazione era nuova, non ci conoscevamo e avevamo voglia di imparare.

Pausa dal lavoro

In sostanza il nostro compito era quello di piantare piccole piante, strappare e raccogliere le erbacce, scavare buche non so a quale scopo, occuparci delle galline,…

Dal terzo giorno, ormai si era creato un ambiente famigliare, si era presa confidenza e il lavoro che doveva essere fatto lo abbiamo un pò accantonato, per meglio dire, ci prendevamo del tempo per conoscerci, chiacchierare e goderci il verde panorama davanti a noi.

Nel tempo libero, a fine giornata, io e i miei amici andavamo spesso ad esplorare quello che ci circondava e abbiamo scoperto dei luoghi con viste mozzafiato.

per non parlare dei tramonti…

Commento sul volontariato:

Sicuramente è un esperienza che rifarei e che consiglio ai giovani. L’idea di questa vacanza alternativa è molto bella e se solo fosse stata un pò più seria sarei anche tornata a casa col pollice verde.

Mi ero creata delle aspettative anche tramite la lettura della brochure di questa associazione che alla fine non rispecchiavano la realtà.

Mi sono divertita molto e ho conosciuto bellissime persone. Per non parlare del meraviglioso paese che è l’Islanda. Però sono rimasta molto delusa dal fatto che, avendo pagato, e non poco, il risultato finale non è stato soddisfacente.

Andate in Islanda che è un paese bellissimo, vi sorprenderà in tutto e per tutto. Scegliete bene il periodo in cui andare e organizzate bene il viaggio. Bisogna essere pronti sia con l’abbigliamento, le scarpe e l’auto. Cercate di visitare il maggior numero possibile di attrazioni perché meritano tutte di essere viste. L’aurora Boreale si ha più fortuna di vederla tra settembre e aprile. Tenete però anche conto che tra dicembre e gennaio le ore di luce sono 2-4, contro giugno e luglio dove il sole sorge alle 3 del mattino e tramonta a mezzanotte.

Reykjavík: La capitale

Ci era stato dato il week end libero e abbiamo colto l’occasione per andare ad esplorare la capitale passando una notte lì prenotata con Airbnb.

Vichinghi

Abbiamo fatto un piccolo bagaglio per il week end e abbiamo preso il bus per recarci a Reykjavík, la capitale dell’Islanda. Il tratto di strada è breve, circa 20 minuti da dove era il nostro campo.


*Gay Pride*

Non eravamo a conoscenza che ogni anno ad agosto celebrano il Gay Pride dipingendo la strada principale coi colori della bandiera LGBT. É stato molto bello vedere che hanno una mente aperta e che gli abitanti includono anche i bambini a questi eventi.


Sun Voyager

Questa scultura mi aveva impressionata molto. É situata vicino alla strada Sæbraut a Reykjavík. In islandese è chiamata Sólfar e rappresenta la barca dei sogni.


Hallgrimskirkja

É il punto di riferimento per orientarsi ed è anche lo stabile più alto dell’isola (75m). Inaugurata nel 1983 il suo interno è molto semplice e pagando si può salire sul campanile. La statua davanti alla chiesa rappresenta Leif Erikkson (primo esploratore europeo che ritiene di aver raggiunto la costa americana).


Skolavordustigur

É la strada principale di Reykjavík, infatti termina alla chiesa che vi ho presentato sopra. Piena di negozi, bar, gallerie d’arte,…


Mi sono bastati due giorni a girovagare per la città per innamorarmene. L’ho trovata così artistica, così pulita, così ben organizzata, con baretti e ristoranti particolari, così viva e soprattutto le persone erano cordiali e disponibili. Ci avevo anche pensato di trasferirmi lì (come faccio spesso quando visito un luogo che mi piace), ma quello che mi ha fermata è stato innanzitutto il clima (troppo freddo) e l’avere poche ore di luce durante il giorno in un certo periodo dell’anno.

Non vedo l’ora di ritornarci. Più in avanti troverete altre foto della capitale.


Tour: Islanda del sud

Mappa dell’Islanda

Facendo un esperienza di volontariato non avevamo tempo libero per esplorare questo bellissimo stato e quindi avevamo già messo in conto, quando abbiamo prenotato i biglietti aereo, di fermarci qualche giorno in più per noleggiare una macchina ed esplorare almeno il sud di quest’isola.


Come in Australia, si usa affittare un auto, un 4×4, un van e fare il giro dell’isola. Bisogna sapere però che alcune zone sono vietate agli autoveicoli che non sono equipaggiati correttamente. Noi con la nostra semplice macchinina non potevamo andare ovunque, quindi, è meglio informarsi.


Jökulsárlón glacier lagoon

Devo dire che è stata un emozione molto forte vedere questi pezzi di ghiaccio, piccoli iceberg galleggiare in queste acqua freddissime.


Gullfoss

É detta cascata d’oro. Quando il sole tocca i punti esatti si creano arcobaleni che danno uno spettacolo incredibile.


Skógafoss

Tra Skógafoss e Gullfoss la scelta è difficile. Sono entrambe meravigliose. Qui, a destra c’è una scalinata dove si può salire per ammirare il pazzesco panorama. L’acqua arriva dal ghiacciaio Eyjafjallajökull.

Skógafoss
View from the top of Skógafoss

Reynisfjara

La spiaggia nera, unica al mondo! Si trova vicino al piccolo villaggio di pescatori: Vik. C’è molto da esplorare nella zona.


Geyser

A pochi km dalla capitale potete arrivare a Strokkur e assistere allo spettacolo dei Geyser.


Vulcano Eyjafjöll

Questa eruzione verificatasi nel 2010 ha creato problemi perché ha bloccato per diversi mesi il traffico aereo. Da sapere che questo vulcano è coperto dal ghiacciaio Eyjafjallajökull


Laguna Blu – Blue Lagoon

La creazione di questo lago artificiale nel 1976 è stato possibile grazie all’importante eruzione di un vulcano accaduta più di 800 anni fa.


Un area geotermale molto apprezzata dai turisti perché possono passare del tempo a rilassarsi in queste calde acque (39°).


Quest’acqua è ricca di zolfo, silicio e a rendere il colore così caraibico è la presenza di un alga curativa per la pelle che si chiama: Cyanobacteria.


Non vado spesso alla SPA o in centri benessere, ma quando mi capita, ad essere sincera, dopo un paio d’ore mi annoio. Qui sarei stata per una settimana intera.


Parlando del tour, vi posso dire che è stato spettacolare e se mi capiterà di tornarci non mi tirerò indietro, anche perché mi manca tutto il nord da visitare. Siamo riusciti a vedere cose incredibili e a condividere bellissimi momenti insieme. L’unica cosa che mi è dispiaciuto molto non vedere è l’aurora boreale. É uno spettacolo della natura che non puoi prevedere. L’Islanda non è il solo paese dove poter assistere a questo gioco di luci, anche Finlandia, Norvegia, Canada, … lo permettono. Sarà per un’altra volta sicuramente. Riuscirò a fotografarla anche io!!!


Alcuni scatti di Reykjavík . . .


Alcuni scatti del tour . . .


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